Elenchiamo infine i metodi di indagine geobiologici e geofisici usati per scoprire le zone geopatogene.

Questi si possono classificare in metodi soggettivi, metodi fisici e metodi biofisici.

  1. I metodi soggettivi sono:
    1) La bacchetta rabdomantica
    : questa è formata da un ramo a forcella di 30-40 cm, preferibilmente di nocciolo o salice. Si possono utilizzare due tipi di presa: superiore ed inferiore. La forcella va tenuta orizzontalmente, con le braccia aderenti al corpo e gli avambracci liberi. Muovendosi lentamente in avanti, la forcella si abbassa leggermente in corrispondenza dei corsi d’acqua, per poi rialzarsi dopo averli superati. L’operatore deve essere rilassato e non deve lavorare con l’intenzione di voler trovare qualcosa a tutti i costi.

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